Corsi di pesca a mosca, Istruttore Massimo Magliocco

In questo video Massimo spiega brevemente le problematiche che verranno affrontate durante il corso di pesca mosca pratica

Corsi di pesca a mosca con l’istruttore Massimo Magliocco


1) le correnti e la loro gestione
2) il ruolo delle pietre, quelle negative e quelle positive
3) divisione della buca in quattro parti in funzione della priorità di attacco
4) riconoscere il percorso del cibo
5) la scelta della mosca e giusta gestione dell’artificiale
6) la giusta attrezzatura

Le correnti e la loro gestione
Partiamo dal principio che a secca si può pescare ovunque anche quando le trote non bollano. Limitarci ad usare la secca solo nelle lame quando i pesci bollano come fanno in molti è estremamente riduttivo.
Il termine caccia limita l’azione di pesca nelle acque meno impegnative. Pescare la trota nelle acque mosse e che spingono e dove la trota non bolla è l’essenza della pesca a mosca secca.

Il ruolo delle pietre
Una pietra positiva a monte crea due correnti e due zone in cui l’acqua rigira, la scelta del lancio e dove piazzare la mosca dipende dalla priorità di attacco.
Un ruolo estremamente importante lo giocano le pietre, riconoscere quelle positive e quelle negative spesso ci fa arrivare all’obbiettivo. Evitare le pietre negative per una serie di motivi, uno fra tutti il risucchio della coda.

Divisione delle zone di pesca
Quando si attacca una buca, sia con acqua piatta che mossa, si deve fare un’attenta analisi prima di lanciare. Bisogna vedere se dividerla in quadranti oppure in tre zone in asse con il fiume. Questo che a prima vista può sembrare banale, invece ha una grande importanza

Il percorso del cibo
Riconoscere il percorso del cibo
Riconoscere il percorso che fa il cibo del pesce in superficie, ci fa capire dove mettere la nostra mosca. Spesso basta poco per capirlo, guardiamo cosa succede sulla superficie dell’acqua prima di lanciare, un rametto o una foglia ci segnaleranno il giusto percorso. Anche se c’è una forte corrente che va verso valle una foglia potrebbe anche tornare indietro.

La scelta della mosca
Un altro elemento importante è la scelta della posa della mosca. In molti fiumi le trote prediligono quelle zone con fondo più scuro per la presenza di pietre e radici che i pescatori chiamano in gergo lo sporco. Lo studio delle correnti è di straordinaria importanza, sapere cosa lanciare e soprattutto come lanciare diventa fondamentale per pescare in acque mosse a secca, La corrente che ci crea più problemi è quella più vicino a noi.

La giusta attrezzatura
Per ultimo l’artificiale, usare sempre la mosca più piccola che regga meglio l’acqua. In generale la mosca deve avere la giusta massa d’ombra, una buona tolleranza alle correnti ed una eccellente elasticità.

Concludendo, la pesca a mosca secca si può praticare ovunque ed in particolar modo sempre, specie in acque mosse. E’ un grande errore pescare solo quando le trote bollano in acqua piatta, la pesca a secca in acque mosse va approfondita, ed una volta capita non si torna più indietro perché la soddisfazione che c’è nel far salire una trota che non bolla e che sta dietro ad un correntone non ha eguali. I miei corsi di pesca a mosca sono finalizzati ad insegnare tutto questo.
Vi aspetto!